Questa è una domanda che spesso ci facciamo e dare una risposta che sia univoca per tutte le aree olivicole italiane non è sicuramente possibile infatti bisogna tenere in considerazioni alcuni fattori di assoluta importanza.

la fonte di questo articolo WWW.frantoionline.it

QUANTO DEVE COSTARE L’OLIO DI OLIVA DI QUALITÀ?


Prima di iniziare è bene che sia chiarito un concetto fondamentale:
per produrre un litro di olio extravergine (e vergine) di oliva occorrono mediamente 5 o 7 kg di olive. Questo risultato può variare in modo sensibile in quanto esso è legato ad alcuni fattori non trascurabili, che sono: epoca di raccolta delle olive (per esempiomolazze-olio se si vuole ottenere un olio extravergine di qualità bisogna raccogliere le olive nella fase di invaiatura, questo comporterà però un maggior numero di kg di olive al fine di ottenere un litro di olio); tipo di cultivar (varietà) diverse di olive danno rese diverse; area di coltivazioneandamento climatico.

Quindi la resa in olio dell’oliva è un parametro abbastanza variabile. L’extra vergine ottenuto dalla spremitura delle olive, grazie alla massima cura osservata in tutte le fasi di lavorazione, è pertanto un prodotto per sua natura “costoso”.

Per concludere possiamo dire che da 100 kg di olive si ottiene da 10 a 20 litri di olio, quindi per fare un litro di olio ci vogliono circa 5-10 kg di olive.

Da sapere: 1 kg di olio, il suo peso specifico a 15 °C è di 0,915-0,919 kg/m3, è uguale a circa 1,12 litri.

Un litro di olio extravergine se fatto con gli accorgimenti dovuti ha un costo di produzione all’origine che può variare drasticamente. I fattori principali che entrano in gioco sono:

  • area geografica di coltivazione (nord, centro o sud Italia,);
  • interventi sulla coltivazione (potatura, trattamenti, concimazione ecc.);
  • metodi di raccolta (brucatura manuale, con agevolatori o meccanizzata con scuotitori) e relativo costo del personale impiegato;
  • posizione lotto/i dei terreni coltivati (parametro da non sottovalutare specialmente in zone dove il terreno raggiunge o supera anche il 45% di pendenza oppure non facilmente accessibile il che si ripercuote sensibilmente sulla raccolta, lo stoccaggio e il trasporto dei frutti);
  • trasporto delle olive (dalla zona di raccolta al frantoio oleario);
  • molitura (incidenza legata alla tecnologia di estrazione e qualità del servizio offerto dall’oleificio – frantoio);
  • stoccaggio e conservazione del prodotto (esempio, la conservazione dell’olio in contenitori di acciaio sotto azoto e a temperatura costante, per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche, incide sul costo finale);

Da questi fattori emerge in modo chiaro che stilare un prezzo che sia uguale per tutte le zone d’Italia vocate alla produzione dell’olio extravergine non è assolutamente pensabile.

Detto ciò proveremo a dare qualche indicazione tenendo conto dei fattori citati, dei prezzi medi riscontrati sulle aree interessate e di alcuni parametri strettamente legati al territorio e alla cultivar.

PREZZO DELL’OLIO EXTRAVERGINE PRODOTTO AL NORD ITALIA.

Sono cinque le regioni del nord Italia ( Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige – vedi mappa frantoi) che vantano una discreta produzione di olio d’oliva, anche se l’area destinata alla coltivazione delle olive è di gran lunga inferiore a quella del centro e del sud dello stivale.

La Liguria è la regione che può vantare la maggiore produzione. Ottime produzioni a livello qualitativo si concentrano anche sulle rive del Lago di Garda e degli altri laghi lombardi-veneti. In queste regioni l’olivicoltura si basa principalmente su piante di olivo pressoché giovani e di piccola-media altura. Una delle regole che governano il mercato in generale è la quantità di prodotto disponibile sulla piazza. In questa area del paese la produzione di olio è nettamente inferiore rispetto al resto della penisola pertanto il prezzo è superiore.

Il prezzo medio di un litro di olio extravergine di qualità prodotto nell’Italia Settentrionale è di circa 10 – 14 euro.
 Sugli scaffali dei negozi si possono riscontrare prezzi che oscillano tra 12 e i 16 euro al litro, con punte di 40 euro.

PREZZO DELL’OLIO EXTRAVERGINE PRODOTTO NEL CENTRO ITALIA.

Non esiste zona nelle regioni centrali del nostro paese (Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo e Sardegna – vedi mappa frantoiche non abbia una coltivazione olivicola. Le maggiori produzioni si evidenziano nel Lazio, Abruzzo e Toscana. In queste regioni la cultura dell’olio extravergine è fortemente sentita e apprezzata. Numerose aziende esercitano una coltivazione vocata al raggiungimento di un prodotto di eccellenza e sono in molti che prediligono ancora la raccolta manuale (pettini, bastoni ecc.) delle olive.
Il prezzo medio di un litro di olio extravergine di qualità prodotto nell’Italia centrale è di circa 8 – 13 euro. Sugli scaffali dei negozi si possono riscontrare prezzi che oscillano tra 10 e i 14 euro al litro, anche in queste regioni si possono riscontrare prezzi con punte che arrivano a superare anche i 30 euro.

PREZZO DELL’OLIO EXTRAVERGINE PRODOTTO NEL SUD ITALIA.

ulivo-millenarioNelle regioni meridionali (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), grazie anche alle condizioni climatiche favorevoli, vi è la più alta concentrazione di coltivazione olivicola. Nel sud si produce quasi il 90% di tutto l’olio di oliva prodotto in Italia. La Regione Puglia rimane la regina incontrastata con la maggiore produzione di olio di oliva italiano, segue la Calabria. Va sottolineato che nel sud Italia soprattutto in Puglia c’è il più alto numero di ulivi secolari che ancora oggi regalano grandi soddisfazioni sia in qualità che in quantità. Nella maggioranza delle coltivazioni del Meridione si contano ulivi secolari di elevata produzione, specie nelle annate ci carica.

A differenza di quanto viene ancora riportato su libri riviste o web “l’olio di oliva del sud Italia presenta molti difetti organolettici legati all’epoca e al tipo di raccolta che viene effettuata, la raccolta consiste nella stesura di reti posti sotto l’albero d’olivo e si aspetta la caduta naturale del frutto per poi raccoglierlo” ci preme sottolineare che questo tipo di raccolta viene ormai, dalla quasi totalità delle aziende, utilizzata in parte o addirittura è stata completamente abbandonata.

Infatti le aziende che ancora utilizzano questo metodo, lo fanno, nelle prime fasi di cascola delle olive e nel ultima fase per recuperare i frutti rimasti dopo la raccolta meccanizzata che avviene con brucatura manuale, scuotitori o agevolatori meccanici.
Considerata la grande produzione che si ottiene in queste regioni, l’enorme disponibilità di prodotto (quindi più concorrenza sul mercato) e il fattore economico di gestione +/- contenuto rispetto alle altre regioni, molte aziende pur garantendo la massima qualità  riescono ad offrire prezzi inferiori.

Il prezzo medio di un litro di olio extravergine di qualità prodotto nell’Italia meridionale è di circa 6 – 9 euro. Sugli scaffali dei negozi si possono riscontrare prezzi che oscillano tra 7 e i 12 euro al litro, si possono riscontrare prezzi con punte che si aggirano intorno i 15 – 20 euro.

Tutti i prezzi citati sono fortemente legati anche all’andamento di produzione, sia per qualità che per quantità di prodotto ottenuto, che per ogni campagna olearie può variare in modo sensibile (vedi andamento condizioni climatiche, attacchi parassitari come per es. mosca dell’Olivo ecc.).
Va sottolineato che è possibile trovare oli extravergini di discreta qualità anche al disotto dei prezzi citati ma che in ogni caso non devono essere più bassi o uguali al prezzo medio all’ingrosso indicato nelle varie piazze di vendita (merce nuda, esclusa iva e trasporto – vedi www.ismea.it) se vi trovate di fronte a tali offerte è meglio non fidarsi.

La cultura dell’olio di oliva rimane ancora un argomento sconosciuto per la maggioranza dei consumatori. L’olio è un prodotto più difficile da capire rispetto ad altri prodotti, perché non viene consumato come si fa per esempio con il vino che in una serata di cena in compagnia, possono andar via 1, 2, …ecc. bottiglie.
L’olio accompagna pietanze d’ogni genere e una bottiglia può essere utilizzata in diverse ricette e per diverso tempo. Proprio per questo ha un ruolo determinante nel valorizzare o, al contrario, affossare il sapore dei cibi. Olio, come il vino, che va scelto in base al piatto con cui si accompagna.

Per questo motivo sul mercato ci sono oli fragranti, dolci, piccanti, mescolati o mono-cultivar e oli meno dolci e dal gusto fruttato più adatti, per esempio, alle insalate. Altri, più delicati, che si sposano perfettamente con cibi dal sapore particolare, come il pesce al sale o la carne alla brace.
Secondo una indagine Unaprol, un buon extra vergine italiano, mai al di sotto di 6,00 € al litro.

AVVERTENZE: Ricordatevi di comprare sempre prodotti correttamente etichettati secondo le normative vigenti. Diffidate da qui venditori che vi propongono prodotti in contenitori, di qualsiasi genere, senza che su di essi non vi sia una regolare etichetta del prodotto che è obbligatoria.

Non fatevi ingannare dai prezzi, perché il buon olio extravergine di oliva è un prodotto dove le contraffazioni sono sempre dietro l’angolo (come si può vedere anche sul sito www.carabinieri.it nella sezione “consigli tematici – al supermercato ⇒ link all’articolo ).

 

 

Quanto deve costare un olio di qualità?